I pennacchi della Brunella sono stati per molto tempo senza alcuna decorazione. Nel momento di scegliere i soggetti per i nuovi dipinti è stata data la preferenza ad una soluzione che, pur non discostandosi completamente dalla tradizione, avesse un elemento di novità e sottolineasse il carattere francescano della chiesa. I quattro pannelli, eseguiti a terra e poi sistemati nella loro posizione definitiva, sono anche tecnicamente un compromesso tra tradizione (l'uso del legno come supporto) e la modernità (le complesse soluzioni ingegneristiche che ne hanno permesso la realizzazione). Le grandi dimensioni, ma anche il fatto che una volta appesi i pannelli risultano inclinati e che la visione da parte dei fedeli avviene dal basso verso l'alto ha dettato alcune scelte stilistiche da parte del pittore e in particolare l'accentuata stilizzazione che si accompagna comunque a dati realistici riscontrabili in particolare nei visi. In effetti le caratteristiche principali di queste opere sono state pensate in funzione della loro visione da grande distanza e del loro inserimento all'interno di una chiesa. La scelta di rinunciare al colore e di optare per un monocromo mattone, che evoca il saio dei Francescani, è simbolicamente un segno di povertà nel solco dell'esempio di San Francesco. Il tono usato vuole però anche armonizzarsi alla tinteggiatura della cupola, in modo da non creare uno stacco eccessivo con la parte alta dell'edificio (Paola Viotto)
Quattro dipinti triangolari, acrilico su tavola, 2000, base mt. 6,80 altezza mt. 6,10